La società Bushido è iscritta alla FIKTA del M. Hiroshi Shirai
(9° Dan), pertanto pratichiamo Karate Tradizionale Shotokan. Per
spiegare bene il significato del termine, riporto un ottimo articolo
del M. Luciano Puricelli, che potete trovare sul sito della FIKTA assieme ad altre interessanti informazioni:
"Il Maestro H. Nishiyama e con lui il Maestro H. Shirai sono
stati costretti a ridefinire il Karate ITKF, che avevano appreso dai loro
maestri e che continuano a diffondere e praticare, con nome di: Karate
Tradizionale. Perchè? Perchè il nome karate era inflazionato, da un insieme di
karate: karate moderno, karate sportivo, karate full contact, light contact ed
ingegnose varianti, tanto che in questo mélange di tecniche ed espressioni
corporee in libertà che pretendevano di chiamarsi karate, non riuscivano più a
riconoscere il karate trasmesso dal M.G. Funakoshi e dai grandi maestri del
passato.
Dunque come fare a ricollegarsi teoricamente e concretamente
alla tradizione viste le difficoltà sopra esposte?
Sappiamo che col termine Tradizione si definisce l’atto di
trasmettere qualcosa da persona a persona e che in essa è determinante il
compito di conservare più fedelmente possibile ciò che è stato trasmesso, con
l’impegno eventualmente di migliorarlo e di migliorarsi.
Quindi la soluzione era semplice, bastava attenersi ai
principi che definiscono l’arte marziale, e far sì che questi principi fossero
rigorosamente rispettati anche nelle manifestazioni agonistiche.
Su scala Mondiale due sono le organizzazioni che disciplinano
i karate: l’ ITKF (International Traditional Karate Federation, rappresentata in
Italia dalla FIKTA) e la FMK/WKF (ex-WUKO).
Da un lato l’ITKF si rifà e mantiene i principi etici,
tecnici, filosofici e spirituali della tradizione e che costituiscono il
fondamento della propria disciplina e tecnica che generazioni di maestri e
praticanti si sono trasmessi e tramandati fino ai giorni nostri.
D’altro canto il "Karate Moderno" come attualmente praticato
dalla FMK/WKF (ex-WUKO) è la diretta conseguenza della scelta tecnica avvenuta
nel 1982. Infatti nel 1982 la Wuko si dotava di un regolamento di gara, tuttora
in vigore, che modificando i principi su cui si fonda il Karate Tradizionale, lo
trasforma in uno sport nel quale si fa essenzialmente uso di pugni e calci.
Il problema è anche stato sottoposto allo studio della
Commissione Giuridica del Comitato Olimpico Internazionale: il C.I.O. che nella
101° Sessione di Montecarlo, Settembre 1993, chiaramente stabiliva che il karate
tradizionale è il karate diretto e disciplinato dall’ITKF.
Abbiamo quindi da un lato il karate tradizionale ITKF che è
rigorosamente basato sul concetto di Todome e Finishing blow o
"tecnica definitiva"ovvero una singola tecnica, con l’uso del corpo, e senza uso
di armi od attrezzi, deve essere in grado di distruggere la capacità offensiva
dell’avversario; e dall’altro il "Karate moderno" FMK/WKF (ex-WUKO), che, stando
al proprio regolamento di gara, ammette azioni di calcio e pugno che non hanno
requisiti del finishing blow.
Le tecniche vengono descritte come "azioni vigorose", e
quindi non richiedono alcuna tecnica allenata in modo speciale.
Come risultato, qualunque disciplina sportiva od arte di
combattimento può partecipare a tali competizioni, perché non viene richiesta
alcuna competenza tecnica specifica." |